...sono lettere, racconti. Da sè a sè, composti appallottolando pezzetti di creta con gesto infantile e distaccato.
Distribuiti in apparente casualità sul supporto evocano emozioni e sogni, così affioranti sull'indistinto dello stucco.
Colorati con polveri di pigmenti, sporcati con le dita raccontano di noi bambini. Lontano.

Carlo Cremaschi (pittore)

Il vano tentativo dell'uomo di rendere comprensibile e controllabile la paura che l'accompagna, cercando, senza amor proprio, di tenerla ridicola, denuncia l'estrema fragilità di esso di fronte a colei che per sua natura induce alla riflessione più profonda e onesta in ognuno di noi. Ne è esempio, in un quadro, il cane che fugge via dalle accozzaglie di paure, rese ancor meno vitali dal colore, come la casa/madre che mostra solo i suoi figli più belli e accondiscendenti.
Nel lavoro di Andrea si intravede la possibilità di un viaggio, verso quei confini bellici, aldilà dei riflettori della garanzia dove paura, coraggio e onestà si giocano la loro partita all'ultimo sangue.
Certo! Il terreno è pesante, "le albe son tormenti", ma solo l'incontro del Mercante di Valpurga genera frutti saporiti!
Quindi visto che odio i mulini a vento, il mio augurio è quello di essere testimone di un inafferrabile viandante in modo da poterne gustare a volte visioni inaudite!

Valentino Giovanella (poeta)