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PITTURE |
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I l tempo biografico e fisico della durata dell'esistenza è da lui continuamente tradotto nei costanti tramandi figurali al mondo felice dell'infanzia nella casa di via Carbonieri e delle estati sulla montagna piena di castagni, mentre alla quotidianità dell'oggi e del complesso di via Pergolesi appartiene il disagio della dimensione urbana.Per
Andrea la città è certo stimolante e vissuta come necessaria ma in essa si
può vivere solo per forza di fantasia, immettendovi il flusso vitale
assorbito nell'eden di Fellicarolo o le memorie, i sogni e le speranze di
chi coltiva nell'interiorità della propria anima l'aspirazione a conservare
dentro di sè la libertà che solo l'immaginazione e la poesia possono dare
mentre, vivendo, ci adattiamo al mondo circostante. Questa consapevolezza colloca Capucci in una sorta di territorio 'border line', in bilico sempre fra concreta comprensione e accettazione del presente e volontà d'intervenirvi salvaguardando, anzi affermando, la propria identità attraverso i pensieri e le potenzialità più profonde del suo io. Mettendo dunque in campo le sue risorse migliori Capucci produce immagini che, ribadendo un'etica esistenziale, sono anche dichiarazioni di intenti e idealità artistiche.
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